Erebel
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Primo ingresso in Numenor: 2002-08-14
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Ho scoperto solo poche settimane fa dell'uscita di questo nuovo film di Christopher Nolan (regista di Memento e di Batman begins). Entusiasta anche del trailer, non ho aspettato troppo tempo per andarlo a vedere, durante queste feste! Ebbene, il mio giudizio è estremamente positivo, davvero un bel film. Innanzi tutto, la trama è ambientata a cavallo fra il 1800 e il 1900 (almeno, suppongo io), quindi si tratta di un film "in costume", ben ricostruito e riportato sullo schermo in modo molto credibile. Fa da sfondo il mondo della magia, e il racconto si incentra sulle sfide all'ultimo trucco fra i più noti illusionisti dell'epoca. A mio parere, molto, molto interessante come tema e ambientazione: insolita e con molte possibilità di sviluppo. Assolutamente centrale nella riuscita di questo film, poi, è il cast, a mio parere eccezionale, dal primo all'ultimo interprete. In primis, Christian Bale e Hugh Jackman, davvero impareggiabili protagonisti, a cui fanno da spalla il mitico Michael Caine, Scarlett Johansson e una bravissima Rebecca Hall, personalmente sconosciuta fino ad ora. Spuntano anche Andy Serkis (ricordate Gollum? ) e un irriconoscibile quanto carismatico David Bowie. Ma secondo me, il film deve la sua forza, ancora una volta, alla magnifica capacità di Nolan di scavare nell'animo umano e di trasmetterci tutti i misteri ed i turbamenti che si trovano nelle sue profondità. Questa volta sono due i protagonisti, che si sfidano in competizioni sempre più rischiose pur di prevalere l'uno sull'altro. Nolan ci racconta la loro umanità, dagli aspetti più fragili a quelli davvero inquietanti, ponendoci davanti delle difficili scelte e ancora più difficili giudizi. Due personaggi affascinanti, magnetici (personalmente, preferisco Christian Bale, qui), che nascondono segreti che da piccoli e professionali diventano enormi, personali, morali e sempre più terribili. Un viaggio nell'abisso della mente umana, alla ricerca del motore che la muove. Mi colpisce profondamente questo regista per la sua bravura nel rendere, con i tempi di una pellicola e con le sue immagini, così veritiero e coinvolgente ciò che racconta. In questo secondo me ha davvero un grande dono. L'unica pecca, almeno in questo ultimo lavoro (ma a mio avviso vale anche per BB), è qualche sbavatura di troppo nella sceneggiatura. Se qui avesse tenuto un po' più tirata la risoluzione finale e avesse fornito meno indizi, si sarebbe potuto trattare di un capolavoro (tipo I soliti sospetti). Invece, da metà film in poi, i "segreti" cominciano a trapelare con troppa chiarezza, per cui si perde l'effetto sorpresa del finale che poteva rappresentare la ciliegina sulla torta. Ma a parte questo piccolo difetto, in fondo perdonabile, il film merita decisamente la visione. Preparatevi: non è un film allegro, perché..."quando si guarda troppo a lungo nell'abisso, l'abisso guarda dentro di noi", come diceva qualcuno.
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