Brendon
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Primo ingresso in Numenor: 2004-02-12
Da: Sanluri (CA)
Status: offline
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Alcuni giorni fa ho vissuto in prima persona un'esperienza di breve durata ma dalle emozioni molto forti: Nel mio consueto peregrinare di perito assicurativo mi son recato presso l'abitazione di un danneggiato per stimargli il danno subito a un ciclomotore. Arrivo all'indirizzo segnalatomi e dopo essere sceso dalla mia autovettura mi trovo davanti a un fatiscente fabbricato a due piani dall'intonaco esterno in condizioni piuttosto precarie, e caratterizzato da macchie di umidità sparse un po qua e un po la. Mi avvicino al portoncino d'ingresso e sento della musica fuoriuscire flebilmente dall'ampia finestra a fianco. L'avvolgibile è abbassata e da fuori sembra che non ci siano vetri al di là . Busso energicamente alla porta e sento una spettrale voce di donna elevarsi a chiamare qualcun'altro.. Passano alcuni secondi e dei passi precedono l'apertura del portoncino.: davanti a me si presenta un ragazzo sulla trentina altezza 1.80, magro, castano chiaro di capelli e occhi azzurri. Apparentemente normale, mi colpisce subito un certo rossore sotto agli occhi. Mi presento e lui dopo aver farfugliato poche parole mi invita a entrare. Mi trovo all'interno di un atrio ampio e dal soffitto molto alto.. l'arredamento è pressochè assente, intravedo pochi metri avanti a me uno scalone che porta al piano di sopra da dove sento provenire delle voci confuse. Un senso di disagio mi ha subito colpito e dopo che il ragazzo ha chiuso il portoncino alle mie spalle mi fa entrare in una stanza alla mia destra in cui pochi mobili mi fanno capire che si tratta di una cucina. C'è anche un letto da cui una donna sui 55-60 anni, che indossa una vestaglia da notte, alla mia vista si alza repentinamente e con equilibrio precario e barcollante mi viene incontro. Uno sguardo allucinato con occhi sbarrati che roteavano velocemente quasi da apparire completamente bianchi e vuoti, e mi raggiunge tendendomi la mano... dice qualcosa e intuisco che si sta presentando a me, dopodichè con la sua svolazzante vestaglia esce dalla stanza e sparisce dalla mia vista. Con un ormai opprimente senso di disagio vengo poi preceduto in un cortile dove appoggiato a un muro vedo lo scooter per cui son venuto e in mezzo minuto riesco a prendere i dati del ciclomotore, del proprietario, a stimare il danno e a concordare l'entità del rimborso. Dopo aver appreso poi dal ragazzo che egli è un tossicodipendente, con un impellente bisogno di uscire da quella casa, vengo scortato nuovamente all'ingresso e dopo essermi accomiatato dal mio interlocutore riesco in strada respirando a pieni polmoni e lasciandomi alle spalle quell'angolo di inferno in terra..... Alla fine di tutto ciò e durante il viaggio di ritorno verso casa tanti pensieri hanno attraversato la mia testa e ho materializzato davanti a me la mia vita, tutto quello che ho, e tutte quelle superflue pretese che nella società di oggi costantemente andiamo coltivando, e non ci rendiamo conto di quanto siamo baciati dalla fortuna, mentre il fato avverso e beffardo decide di bussare alla porta di altri per raccogliere il dovuto tributo.... bye
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Brendon
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