Jareth
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Primo ingresso in Numenor: 2002-11-03
Da: Il Castello nel centro del Labirinto.
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Sono d'accordo... e ora che un po' di aeroporti li frequento anch'io per lavoro, ho più tempo per osservare e guardarmi intorno mentre aspetto il mio imbarco. Gli aeroporti internazionali sono ancora più significativi in questo senso. Mi riferisco in particolare a quelli delle grandi città europee (non Roma): persone di tutte le razze che si incrociano, tutte le lingue e gli accenti del globo fusi insieme in un mormorio di fondo indistinguibile. E' lì veramente che ti senti cittadino del mondo. E oltre agli aeroporti, non dimentichiamoci le stazioni. Mentre i primi sono necessariamente legati alla tecnologia, alla sicurezza e a una certa idea di viaggio "di elite", le stazioni conservano il lato più vero del viaggio e delle emozioni legate ad esso. Fumose e caotiche, oppure semi deserte, di notte, d'estate, con la pioggia, con la nebbia... le stazioni sono senz'altro legate al concetto più "romantico" del viaggio. A volte aspettare anche ore e ore su un marciapiede non è poi così terribile, se si ha fantasia e spirito di osservazione. aspettando Jareth
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