Taym
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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
Status: offline
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Che concerto meraviglioso... Sono ancora immerso nella trance trasognata che segue le esperienze davvero toccanti. Ancora una volta, come nove anni fa, ho respirato quella magia unica che solo i veri artisti sanno infondere. Ciascuno di noi, immagino, ha un artista, o forse solo un'opera, che ha il dono di toccare le corde profonde del suo essere. Lo chiamiamo un "vero" artista, quasi che gli altri non lo siano... Ma lo facciamo perchè costui o costei ha chiavi speciali per aprire le porte speciali della nostra anima. Nel mio caso si tratta di Loreena McKennitt. Immagino che dovrei descrivere, qui, il brivido che mi ha percorso durante l'esordio quasi esclusivamente vocale di "She Moved Through the Fairs", l'emozionante sua dissolvenza in "Gates of Instambul", la realizzazione del sogno di vederla suonare e ballare "The Mummer's Dance", i brividi di sospensione di "The Highwayman", o la commozione vibrante di "Dante's Prayer". Immagino di voler ricordare il ritmo mistico e travolgente di "Santiago", la bellezza dei forti ed affascinanti arrangiamenti di "The Bonny Swans", o la meravigliosa e triste storia di Lady of Shalott, ancora una volta così intensa quando suonata dal vivo. Immagino che non potrei tralasciare di dirvi quanto sia stato emozionante vederla suonare a pochi metri da noi, poter apprezzare ogni strumento, ogni volto, ogni espressione di tutti i musicisti, tra cui la bravissima Lavelle. E come non dirvi del doppio "bis", o del bellissimo DVD/CD con il concerto dell'Alhambra, in vendita esclusiva (come non esserne felici?) nel tour di "An Ancient Muse". Certo preziosissimo, vista la stima che provo per lei, è il suo autografo sul CD. Finalmente. Una sciocchezza da fan, certo, ma vissuta con stima ed affetto. Tutte cose vere ed importanti senza dubbio. Ma ciò che davvero tengo a ricordare, qui, a sugello della splendida serata, è che... Ho avuto l'opportunità, per un istante, di stringerle la mano e dirle in una parola, guardandola, quel che le dico, dal mio cuore e da così tanti anni, ogni volta che ascolto la sue note. La cosa più semplice, senza dubbio più ovvia, ma più vera. So che avete capito. Le ho detto proprio Grazie.
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