Taym
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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
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Nobili Ilquelin, Ratatuille è un film bello da commuovere. E splendido in ogni più piccolo dettaglio. E' una lezione elegante e inappellabile a chi confonde arte e tecnica, perchè sono entrambe di livelli tanto alti che non è più possibile scambiarle con superficialità. La tecnica è magistrale: ci sono momenti in cui è davvero impossibile distinguere gli edifici parigini da quelli che vedremmo non in foto ma con i nostri occhi; e ci sono momenti in cui l'espressione di Remi è tanto reale da far trattenere il respiro; ci sono sequenze tanto divertenti e ben costruite da dissolvere l'idea che ci sia una regia, e con essa ogni pensiero che non sia quello di godersi l'esperienza. Ma questa è abilità; estrema, memorabile, ma abilità e null'altro. In Ratatuille tanta e tale tecnica è al servizio dell'Arte. C'è poesia ovunque. Nelle espressioni di ogni occhio, benevolo o malevolo, nel dipanarsi così semplice e ben ritmato delle vicende, in ogni tocco di humor. Praticamente tutti i personaggi, davvero tutti - persino gli anonimi avventori del ristorante -, sono caratterizzati tanto bene da non far rimpiangere gli attori in carne ed ossa. Film così fanno riflettere sul vero senso di realizzare un'"animazione" al computer . A parte il nostro gatto, questi sono i pixels più animati che abbia mai visto. La notte degli Oscar sarò sorpreso non di vedere Remi camminare sul tappeto rosso, ma di non vederlo . Perché, dovrete ammetterlo, Remi è vero e basta. . La Pixar ha superato se stessa e chiunque altro.
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